Una carità sociale e politica
176. Per molti la politica oggi è una brutta parola, e non si può
ignorare che dietro questo fatto ci sono spesso gli errori, la
corruzione, l’inefficienza di alcuni politici. A ciò si aggiungono
le strategie che mirano a indebolirla, a sostituirla con l’economia
o a dominarla con qualche ideologia. E tuttavia, può funzionare il
mondo senza politica? Può trovare una via efficace verso la
fraternità universale e la pace sociale senza una buona
politica?[157]
La politica di cui c’è bisogno
177. Mi permetto di ribadire che «la politica non deve sottomettersi
all’economia e questa non deve sottomettersi ai dettami e al
paradigma efficientista della tecnocrazia».[158] Benché si debba
respingere il cattivo uso del potere, la corruzione, la mancanza di
rispetto delle leggi e l’inefficienza, «non si può giustificare
un’economia senza politica, che sarebbe incapace di propiziare
un’altra logica in grado di governare i vari aspetti della crisi
attuale».[159] Al contrario, «abbiamo bisogno di una politica che
pensi con una visione ampia, e che porti avanti un nuovo approccio
integrale, includendo in un dialogo interdisciplinare i diversi
aspetti della crisi».[160] Penso a «una sana politica, capace di
riformare le istituzioni, coordinarle e dotarle di buone pratiche,
che permettano di superare pressioni e inerzie viziose».[161] Non si
può chiedere ciò all’economia, né si può accettare che questa assuma
il potere reale dello Stato.
178. Davanti a tante forme di politica meschine e tese all’interesse
immediato, ricordo che «la grandezza politica si mostra quando, in
momenti difficili, si opera sulla base di grandi principi e pensando
al bene comune a lungo termine. Il potere politico fa molta fatica
ad accogliere questo dovere in un progetto di Nazione»[162] e ancora
di più in un progetto comune per l’umanità presente e futura.
Pensare a quelli che verranno non serve ai fini elettorali, ma è ciò
che esige una giustizia autentica, perché, come hanno insegnato i
Vescovi del Portogallo, la terra «è un prestito che ogni generazione
riceve e deve trasmettere alla generazione successiva».[163]
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