Amore che integra e raduna
190. La carità politica si esprime anche nell’apertura a tutti.
Specialmente chi ha la responsabilità di governare, è chiamato a
rinunce che rendano possibile l’incontro, e cerca la convergenza
almeno su alcuni temi. Sa ascoltare il punto di vista dell’altro
consentendo che tutti abbiano un loro spazio. Con rinunce e pazienza
un governante può favorire la creazione di quel bel poliedro dove
tutti trovano un posto. In questo ambito non funzionano le
trattative di tipo economico. È qualcosa di più, è un interscambio
di offerte in favore del bene comune. Sembra un’utopia ingenua, ma
non possiamo rinunciare a questo altissimo obiettivo.
191. Mentre vediamo che ogni genere di intolleranza fondamentalista
danneggia le relazioni tra persone, gruppi e popoli, impegniamoci a
vivere e insegnare il valore del rispetto, l’amore capace di
accogliere ogni differenza, la priorità della dignità di ogni essere
umano rispetto a qualunque sua idea, sentimento, prassi e persino ai
suoi peccati. Mentre nella società attuale proliferano i fanatismi,
le logiche chiuse e la frammentazione sociale e culturale, un buon
politico fa il primo passo perché risuonino le diverse voci. È vero
che le differenze generano conflitti, ma l’uniformità genera
asfissia e fa sì che ci fagocitiamo culturalmente. Non rassegniamoci
a vivere chiusi in un frammento di realtà.
192. In tale contesto, desidero ricordare che, insieme con il Grande
Imam Ahmad Al-Tayyeb, abbiamo chiesto «agli artefici della politica
internazionale e dell’economia mondiale, di impegnarsi seriamente
per diffondere la cultura della tolleranza, della convivenza e della
pace; di intervenire, quanto prima possibile, per fermare lo
spargimento di sangue innocente».[189] E quando una determinata
politica semina l’odio e la paura verso altre nazioni in nome del
bene del proprio Paese, bisogna preoccuparsi, reagire in tempo e
correggere immediatamente la rotta.
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