Il fondamento dei consensi
206. Il relativismo non è la soluzione. Sotto il velo di una
presunta tolleranza, finisce per favorire il fatto che i valori
morali siano interpretati dai potenti secondo le convenienze del
momento. Se in definitiva «non ci sono verità oggettive né principi
stabili, al di fuori della soddisfazione delle proprie aspirazioni e
delle necessità immediate, […] non possiamo pensare che i programmi
politici o la forza della legge basteranno. […] Quando è la cultura
che si corrompe e non si riconosce più alcuna verità oggettiva o
principi universalmente validi, le leggi verranno intese solo come
imposizioni arbitrarie e come ostacoli da evitare».[201]
207. È possibile prestare attenzione alla verità, cercare la verità
che risponde alla nostra realtà più profonda? Che cos’è la legge
senza la convinzione, raggiunta attraverso un lungo cammino di
riflessione e di sapienza, che ogni essere umano è sacro e
inviolabile? Affinché una società abbia futuro, è necessario che
abbia maturato un sentito rispetto verso la verità della dignità
umana, alla quale ci sottomettiamo. Allora non ci si asterrà
dall’uccidere qualcuno solo per evitare il disprezzo sociale e il
peso della legge, bensì per convinzione. È una verità irrinunciabile
che riconosciamo con la ragione e accettiamo con la coscienza. Una
società è nobile e rispettabile anche perché coltiva la ricerca
della verità e per il suo attaccamento alle verità fondamentali.
208. Occorre esercitarsi a smascherare le varie modalità di
manipolazione, deformazione e occultamento della verità negli ambiti
pubblici e privati. Ciò che chiamiamo “verità” non è solo la
comunicazione di fatti operata dal giornalismo. È anzitutto la
ricerca dei fondamenti più solidi che stanno alla base delle nostre
scelte e delle nostre leggi. Questo implica accettare che
l’intelligenza umana può andare oltre le convenienze del momento e
cogliere alcune verità che non mutano, che erano verità prima di noi
e lo saranno sempre. Indagando sulla natura umana, la ragione scopre
valori che sono universali, perché da essa derivano.
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