240. Tuttavia, quando riflettiamo sul perdono, sulla pace e sulla
concordia sociale, ci imbattiamo in un’espressione di Cristo che ci
sorprende: «Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla
terra; sono venuto a portare non pace, ma spada. Sono infatti venuto
a separare l’uomo da suo padre e la figlia da sua madre e la nuora
da sua suocera; e nemici dell’uomo saranno quelli della sua casa» (Mt
10,34-36). È importante situarla nel contesto del capitolo in cui è
inserita. Lì è chiaro che il tema di cui si tratta è quello della
fedeltà alla propria scelta, senza vergogna, benché ciò procuri
contrarietà, e anche se le persone care si oppongono a tale scelta.
Pertanto, tali parole non invitano a cercare conflitti, ma
semplicemente a sopportare il conflitto inevitabile, perché il
rispetto umano non porti a venir meno alla fedeltà in ossequio a una
presunta pace familiare o sociale. San Giovanni Paolo II ha
affermato che la Chiesa «non intende condannare ogni e qualsiasi
forma di conflittualità sociale: la Chiesa sa bene che nella storia
i conflitti di interessi tra diversi gruppi sociali insorgono
inevitabilmente e che di fronte ad essi il cristiano deve spesso
prender posizione con decisione e coerenza».[223]
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