Il vero superamento
244. Quando i conflitti non si risolvono ma si nascondono o si
seppelliscono nel passato, ci sono silenzi che possono significare
il rendersi complici di gravi errori e peccati. Invece la vera
riconciliazione non rifugge dal conflitto, bensì si ottiene nel
conflitto, superandolo attraverso il dialogo e la trattativa
trasparente, sincera e paziente. La lotta tra diversi settori,
«quando si astenga dagli atti di inimicizia e dall’odio vicendevole,
si trasforma a poco a poco in una onesta discussione, fondata nella
ricerca della giustizia».[228]
245. Più volte ho proposto «un principio che è indispensabile per
costruire l’amicizia sociale: l’unità è superiore al conflitto. […]
Non significa puntare al sincretismo, né all’assorbimento di uno
nell’altro, ma alla risoluzione su di un piano superiore che
conserva in sé le preziose potenzialità delle polarità in
contrasto».[229] Sappiamo bene che «ogni volta che, come persone e
comunità, impariamo a puntare più in alto di noi stessi e dei nostri
interessi particolari, la comprensione e l’impegno reciproci si
trasformano […] in un ambito dove i conflitti, le tensioni e anche
quelli che si sarebbero potuti considerare opposti in passato,
possono raggiungere un’unità multiforme che genera nuova vita».[230]
|