17 dicembre
66. Meglio non cadere in questa miseria. Guardiamo il modello del
buon samaritano. È un testo che ci invita a far risorgere la nostra
vocazione di cittadini del nostro Paese e del mondo intero,
costruttori di un nuovo legame sociale. È un richiamo sempre nuovo,
benché sia scritto come legge fondamentale del nostro essere: che la
società si incammini verso il perseguimento del bene comune e, a
partire da questa finalità, ricostruisca sempre nuovamente il suo
ordine politico e sociale, il suo tessuto di relazioni, il suo
progetto umano. Coi suoi gesti il buon samaritano ha mostrato che
«l’esistenza di ciascuno di noi è legata a quella degli altri: la
vita non è tempo che passa, ma tempo di incontro».[57]
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