19 dicembre
68. Il racconto, diciamolo chiaramente, non fa passare un
insegnamento di ideali astratti, né si circoscrive alla funzionalità
di una morale etico-sociale. Ci rivela una caratteristica essenziale
dell’essere umano, tante volte dimenticata: siamo stati fatti per la
pienezza che si raggiunge solo nell’amore. Vivere indifferenti
davanti al dolore non è una scelta possibile; non possiamo lasciare
che qualcuno rimanga “ai margini della vita”. Questo ci deve
indignare, fino a farci scendere dalla nostra serenità per
sconvolgerci con la sofferenza umana. Questo è dignità.
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