24 dicembre
73. Poi la parabola ci fa fissare chiaramente lo sguardo su quelli
che passano a distanza. Questa pericolosa indifferenza di andare
oltre senza fermarsi, innocente o meno, frutto del disprezzo o di
una triste distrazione, fa dei personaggi del sacerdote e del levita
un non meno triste riflesso di quella distanza che isola dalla
realtà. Ci sono tanti modi di passare a distanza, complementari tra
loro. Uno è ripiegarsi su di sé, disinteressarsi degli altri, essere
indifferenti. Un altro sarebbe guardare solamente al di fuori.
Riguardo a quest’ultimo modo di passare a distanza, in alcuni Paesi,
o in certi settori di essi, c’è un disprezzo dei poveri e della loro
cultura, e un vivere con lo sguardo rivolto al di fuori, come se un
progetto di Paese importato tentasse di occupare il loro posto. Così
si può giustificare l’indifferenza di alcuni, perché quelli che
potrebbero toccare il loro cuore con le loro richieste semplicemente
non esistono. Sono fuori dal loro orizzonte di interessi.
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