25 dicembre
74. In quelli che passano a distanza c’è un particolare che non
possiamo ignorare: erano persone religiose. Di più, si dedicavano a
dare culto a Dio: un sacerdote e un levita. Questo è degno di
speciale nota: indica che il fatto di credere in Dio e di adorarlo
non garantisce di vivere come a Dio piace. Una persona di fede può
non essere fedele a tutto ciò la fede stessa esige, e tuttavia può
sentirsi vicina a Dio e ritenersi più degna degli altri. Ci sono
invece dei modi di vivere la fede che favoriscono l’apertura del
cuore ai fratelli, e quella sarà la garanzia di un’autentica
apertura a Dio. San Giovanni Crisostomo giunse ad esprimere con
grande chiarezza tale sfida che si presenta ai cristiani: «Volete
onorare veramente il corpo di Cristo? Non disprezzatelo quando è
nudo. Non onoratelo nel tempio con paramenti di seta, mentre fuori
lo lasciate a patire il freddo e la nudità».[58]
Il paradosso è che, a volte, coloro che dicono di non credere
possono vivere la volontà di Dio meglio dei credenti.
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