31 dicembre
Il prossimo senza frontiere
80. Gesù propose questa
parabola per rispondere a una domanda: chi è il mio prossimo? La
parola “prossimo” nella società dell’epoca di Gesù indicava di
solito chi è più vicino, prossimo. Si intendeva che l’aiuto doveva
rivolgersi anzitutto a chi appartiene al proprio gruppo, alla
propria razza. Un samaritano, per alcuni giudei di allora, era
considerato una persona spregevole, impura, e pertanto non era
compreso tra i vicini ai quali si doveva dare aiuto. Il giudeo Gesù
rovescia completamente questa impostazione: non ci chiama a
domandarci chi sono quelli vicini a noi, bensì a farci noi vicini,
prossimi.
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