Caro Don Pier Paolo,
Prima di tutto ti auguro un buon inizio del mese - che sia veramente
favorevole all’anno sociale che voi state iniziando. Questa lettera che
sto scrivendo per te partirà con Sr. Eloisa perché con Sr. Amabel non ce
la facevo dato a una marea di lettere che ancora dovevo preparare per la
Madre Loredana Bene, si torna sempre sul famosissimo ritornello "meglio
tardi che mai". Approfitto quest’occasione di raccontarvi un po’ di noi
qui o Mindanao particolarmente in Tibungco. La nostra comunità cresce
sempre di più grazie all’intervento di Dio per mezzo delle
nostre superiore. Da tre suore che eravamo adesso siamo già 5 sorelle che
ci aiutiamo nella Casa Don Domenico Masi a Davao. Sr. Cathy, incaricata
della scuola materna, Sr. Ellen, studia da Assistente Sociale, Sr. Thrella
per l'animazione vocazionale e aiuta nella scuola, Sr. Loradel con me alla
cura dei bambini interni. Questo è il nostro routine da lunedì al venerdì
mentre al sabato tutte quante noi andiamo ad intrattenere i bambini dai
diversi quartieri per le attività varie che finiscono con la mensa. Ogni
giorno per me è un’occasione per ringraziare il Signore per mille cose che
Egli fa per questi bambini a noi affidati: ed a noi suore la grazia di
avere la possibilità di poter essere uno strumento per accompagnare la
crescita di questi piccoli indefesi ed abbandonati. Purtroppo loro sono
tanti come i funghi che anche se tutte le congregazioni della città
avessero una casa d’accoglienza non basterebbero lo stesso. Basando sulla
nostra indagine solo 3 su 10 bambini vivono una vita normale cioè che
hanno la famiglia dove hanno anche da chiamare mamma e papà. Gli altri si
arrangiano da soli per poter sopravivere e ci sono quelli di tenera età.
In chiesa durante la messa di domenica mi viene a sedere accanto una bimba
di tre anni e timidamente mi supplica: "Sister papuy-a pud ko sa inyo
bi..." (Suora, prendi anche me a casa vostra, per favore").
Come a quello della bambina di sopra ci sono altri casi simili. Vorrei
spalancare tutte le porte per loro, ma non si può per diversi motivi da
considerare. Anche se loro al momento non abitano con noi, il pasto è
assicurato per loro quando vengono al centro. Di fatti, al di fuori dei
bambini interni serviamo anche i pasti ad altri bambini che hanno
difficoltà in famiglie o perché la mamma è andata via in cerca di lavoro o
perché il babbo non lavora per niente. So per quanto ci ha aiutato il
Signore così Lui aiuterà a loro volta il resto del popolo sofferente
soprattutto i piccoli.
D’altra parte nel mese di giugno il lavoro per la scuola materna con
l’auditorio è portata a termine dopo sette mesi.
L’inizio dell’anno scolastico della Scuola Materna "Sorelle
dell'Immacolata" ha accolto 125 bambini. Nella materna insegnano 2 maestre
con Sr. Cathy.
L’unica cosa che avverto che proprio scarseggia (dopo che e’ tornato in
Canada il nostro confessore) è la facilità di avere un predicatore che ci
possa seguire regolarmente (almeno 1 volta al mese). Inevitabilmente penso
con nostalgia all’abbondanza dell’Italia anche in questo settore e perfino
del tuo scherzo di voler predicare alle suore quando saresti diventato un
monsignore. A proposito non e’ questa l’ora? Meglio di no per il momento
con il disordine che abbiamo col gruppo mussulmani e del governo. Qui in
Mindanao è il periodo delle bombe. Ogni tanto si sentono notizie delle
bombe fatte scoppiare. Il motivo del conflitto è la richiesta dei
mussulmani di voler appropriarsi di certe comuni in Mindanao compresa la
terra di provinienza di Sr. Virgilia. Spero che alla fine riescano a
trovare un mezzo di accordo pacifico e cessi questa cosa della guerra
civile. Per questo, ancora chiediamo la preghiera anche per noi.
Chiudo questa lettera con i saluti a tutti che conosco (come vorrei
scrivere a tutti) e benedizione dai 3 pastori di
Unità Pastorale.
Cordiali saluti e gratitudine sincera per essere parti della missione di
Davao.
Con riconoscenza,
Sr. Teresita L. Danlag
Casa Don Domenico Masi
1 Settembre 2008
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