Sono
nato 54 anni fa, sono sposato con Enza con cui condivido la gioia di
due figli: Nicola e Rossella. Lavoro come impiegato tecnico
(geometra) presso il gruppo Ferrovie Italiane. Abito a Castel
Maggiore da 22 anni e sono inserito nella comunità di Santa Maria
Assunta di Sabbiuno. Nella parrocchia di Sabbiuno e poi anche nelle
altre parrocchie dell’Unità pastorale sono stato catechista e lo
sono tutt’ora. Nel 2010 sono stato istituito ministro lettore, e nel
2014 accolito. Dopo un triennio di intensa preparazione, domenica 15
febbraio, nella cattedrale di S. Pietro in Bologna, insieme ad altri
sette fratelli provenienti da varie parrocchie della diocesi sarò
ordinato diacono.
Diacono significa servo, colui che si mette a servizio, come ci
ricorda il n° 29 della “Lumen Gentium” del Concilio Vaticano II.
Il diacono è chiamato ad esercitare una triplice diaconía, un
triplice servizio: quello della Parola, quello dell’Eucarestia,
quello della carità nei confronti di tutti, in particolare dei
poveri. Il ministero della carità infatti è all'origine della
istituzione del diaconato.
In particolare, è proprio nell’ambito della carità, nell’attenzione
alle necessità degli altri, nell’accorgermi delle sofferenze dei
fratelli bisognosi e accostandomi alle tante “povertà” presenti in
questo nostro mondo, che vorrei orientare la mia diaconía, vorrei
esprimere il mio servizio.
Tutto questo non mi sarà per nulla facile, se mi affiderò solo alle
mie forze.
Alla Vergine Santissima, primo esempio di diaconia verso il Signore
e verso l’umanità e primo modello di tutti i diaconi, affido il mio
servizio nella Chiesa di Dio.
Questo dono non è solo mio, ma appartiene alle comunità parrocchiali
della nostra Unità pastorale di Castel Maggiore, ai parroci don Pier
Paolo, don Marco e don Luca, che mi hanno incoraggiato, pregando
perché assecondassi la chiamata di Dio.
È una grazia anche per la mia famiglia che con tanto affetto mi ha
sostenuto nonostante le problematiche della routine quotidiana.
Sono grato a tutti i maestri impegnati nella scuola di formazione al
diaconato; a tutti i sacerdoti che il Signore ha posto sul mio
percorso, a tutti i diaconi, Eraldo e Francesco in particolare, alle
suore presenti nelle nostre parrocchie e a tutti quanti mi hanno
continuamente sostenuto con la loro fervorosa preghiera.
A tutti chiedo umilmente comprensione e aiuto perché il mio
ministero diaconale diventi giorno dopo giorno "un farsi piccolo",
per accogliere Gesù nel mio cuore e nella mia vita attraverso gli
ultimi, i più piccoli. |