29 - 30  NOVEMBRE  FESTA  DI  SANT' ANDREA APOSTOLO,  PATRONO  DI  CASTEL MAGGIORE

 

AVVENTO  DI  FRATERNITA'

 

CARITAS E COMUNITA’ PARROCCHIALE

             La nostra comunità parrocchiale è una realtà viva, dinamica e ricca di iniziative; le nostre liturgie, e in particolare la messa domenicale delle 10:30, manifestano questa vitalità attraverso la presenza numerosa dei fedeli e il loro coinvolgimento sempre maggiore nello svolgimento dei riti, tuttavia… qualcosa ancora manca, o meglio non è ancora ben espresso.

Alludo alla dimensione della carità, che rappresenta il sigillo dell’autenticità della nostra dimensione comunitaria. Qualcuno obietterà che da circa vent’anni nella nostra parrocchia esiste la Caritas, che provvede egregiamente, pur nella ristrettezza delle risorse, ad aiutare coloro che si trovano in situazione di bisogno.  Questo è vero, però il ruolo della Caritas non  è quello di agire per delega della comunità:  questo è un grande e comodo equivoco col quale tranquillizziamo la nostra coscienza. Il ruolo della Caritas invece è quello di stimolare, animare e ricordare  alla comunità una delle sue dimensioni costitutive, senza la quale anche l’Eucaristia che celebra alla domenica perde di autenticità e verità.

Non è facile, perché viviamo in una società che ha perso la dimensione comunitaria e ha nesso al centro i pur legittimi diritti individuali e il soddisfacimento dei bisogni del singolo, dimenticandosi dell’altro. Questo atteggiamento rischia di connotare anche la nostra visione della vita di fede, quando pensiamo alla pratica religiosa come uno strumento per “metterci a posto” di fronte a Dio.

L’Avvento è un momento forte di riflessione e di impegno, in cui la nostra comunità è invitata ad aprirsi alle situazioni di bisogno, materiali e non, prendendo come modello la comunità cristiana delle origini, così efficacemente descritta nel libro degli Atti degli Apostoli.

 

NESSUN ANZIANO RESTI SOLO

              Tra le varie forme di povertà una delle più frequenti e drammatiche è la solitudine degli anziani, una solitudine che nessuna forma di servizio sociale può colmare, e non solo per mancanza di risorse adeguate al bisogno. Nella nostra parrocchia vivono parecchi anziani soli e spesso impossibilitati per le loro condizioni ad uscire di casa. E la solitudine è una morte anticipata perché l’essere umano vive di relazioni. Può la nostra comunità cristiana dimenticarsi di queste persone? Evidentemente no. Per questo la Caritas approfittiamo del tempo favorevole dell’Avvento per proporre alla comunità parrocchiale l’iniziativa “Nessun anziano resti solo”.

Per ora abbiamo individuato una decina di queste persone sole e bisognose di non sentirsi completamente dimenticate da tutti. Non occorre professionalità, non si chiedono prestazioni di carattere assistenziale, ma solo la disponibilità a stabilire un rapporto personale, alla portata di tutti: giovani, adulti e anziani.

Sappiamo che il nostro tempo è sempre poco, rosicchiato com’è da mille impegni quotidiani, ma è proprio sempre vero che non possiamo mettere ordine nella gestione del nostro tempo stabilendo una scala di priorità? E un cristiano può mettere all’ultimo posto ( quello del tempo che non si trova) l’amore verso il fratello sofferente?

 

Per adesione rivolgersi  al n. 051 711928

o all’indirizzo mail : francesco.bestetti@fastwebnet.it

Scarica il volantino dell'iniziativa

 

Aggiornato il
27/11/2008

www.upcm.it