AVVENTO DI FRATERNITA'
CARITAS E COMUNITA’
PARROCCHIALE
La nostra comunità parrocchiale è una
realtà viva, dinamica e ricca di iniziative; le nostre liturgie, e in
particolare la messa domenicale delle 10:30, manifestano questa vitalità
attraverso la presenza numerosa dei fedeli e il loro coinvolgimento
sempre maggiore nello svolgimento dei riti, tuttavia… qualcosa ancora
manca, o meglio non è ancora ben espresso.
Alludo alla dimensione della carità, che
rappresenta il sigillo dell’autenticità della nostra dimensione
comunitaria. Qualcuno obietterà che da circa vent’anni nella nostra
parrocchia esiste la Caritas, che provvede egregiamente, pur nella
ristrettezza delle risorse, ad aiutare coloro che si trovano in
situazione di bisogno. Questo è vero, però il ruolo della Caritas non
è quello di agire per delega della comunità: questo è un grande e
comodo equivoco col quale tranquillizziamo la nostra coscienza. Il ruolo
della Caritas invece è quello di stimolare, animare e ricordare alla
comunità una delle sue dimensioni costitutive, senza la quale anche
l’Eucaristia che celebra alla domenica perde di autenticità e verità.
Non è facile, perché viviamo in una
società che ha perso la dimensione comunitaria e ha nesso al centro i
pur legittimi diritti individuali e il soddisfacimento dei bisogni del
singolo, dimenticandosi dell’altro. Questo atteggiamento rischia di
connotare anche la nostra visione della vita di fede, quando pensiamo
alla pratica religiosa come uno strumento per “metterci a posto” di
fronte a Dio.
L’Avvento è un momento forte di
riflessione e di impegno, in cui la nostra comunità è invitata ad
aprirsi alle situazioni di bisogno, materiali e non, prendendo come
modello la comunità cristiana delle origini, così efficacemente
descritta nel libro degli Atti degli Apostoli.
NESSUN ANZIANO RESTI
SOLO
Tra le varie forme di povertà una
delle più frequenti e drammatiche è la solitudine degli anziani, una
solitudine che nessuna forma di servizio sociale può colmare, e non solo
per mancanza di risorse adeguate al bisogno. Nella nostra parrocchia
vivono parecchi anziani soli e spesso impossibilitati per le loro
condizioni ad uscire di casa. E la solitudine è una morte anticipata
perché l’essere umano vive di relazioni. Può la nostra comunità
cristiana dimenticarsi di queste persone? Evidentemente no. Per questo
la Caritas approfittiamo del tempo favorevole dell’Avvento per proporre
alla comunità parrocchiale l’iniziativa “Nessun anziano resti solo”.
Per ora abbiamo individuato una decina
di queste persone sole e bisognose di non sentirsi completamente
dimenticate da tutti. Non occorre professionalità, non si chiedono
prestazioni di carattere assistenziale, ma solo la disponibilità a
stabilire un rapporto personale, alla portata di tutti: giovani, adulti
e anziani.
Sappiamo che il nostro tempo è sempre
poco, rosicchiato com’è da mille impegni quotidiani, ma è proprio sempre
vero che non possiamo mettere ordine nella gestione del nostro tempo
stabilendo una scala di priorità? E un cristiano può mettere all’ultimo
posto ( quello del tempo che non si trova) l’amore verso il fratello
sofferente?
Per adesione
rivolgersi al n. 051 711928
o
all’indirizzo
mail : francesco.bestetti@fastwebnet.it |
Scarica il
volantino dell'iniziativa |