Il Signore Gesù, che si è fatto nostro cibo,
è realmente presente in mezzo a noi e noi riconosciamo questo con la
"preghiera dell'adorazione"
Nella nostra epoca caratterizzata dal dubbio e dal relativismo,
dalla velocità e dall'efficienza, da un attivismo frenetico in cui
l'uomo si trova a correre dietro il tempo ed è continuamente superato da
rapidi cambiamenti, può sembrare stonato parlare di contemplazione e di
adorazione, di silenzio e di riposo. Eppure è ciò di cui l'uomo ha
maggiormente bisogno. Un bisogno urgente che purtroppo non riesce
neppure a riconoscere, tuffandosi così, spinto dall'angoscia, in
esperienze devastanti e disumanizzanti.
Per questo, Papa Giovanni Paolo II, profondamente partecipe del travaglio e
della sofferenza degli uomini del nostro tempo smarriti e delusi,non ha
esitato nella sua Lettera enciclica
Ecclesia de Eucharestia a riproporre coraggiosamente a tutti un
ritorno all'adorazione eucaristica. |