Stefano Gaetti candidato al
diaconato e al presbiterato
Il
prossimo 6 maggio, al termine di un primo periodo di preparazione
e di discernimento spirituale, presso il seminario arcivescovile di
Bologna, presenterò pubblicamente al Vescovo la mia candidatura al
diaconato ed al presbiterato. Mi è stato chiesto, a questo proposito, di
presentare alla comunità pastorale di Castel Maggiore questo avvenimento
e ho pensato di farmi aiutare da quello che recita, in merito, la
Conferenza Episcopale Italiana ne “La Formazione dei Presbiteri nella
Chiesa Italiana”:
“Il rito di ammissione ai candidati al diaconato e presbiterato, che
conclude il primo biennio formativo manifesta pubblicamente
l’orientamento vocazionale di coloro che aspirano al diaconato e al
presbiterato, esprime l’accettazione della loro offerta da parte della
Chiesa particolare, richiede ai nuovi candidati di applicarsi con
rinnovato impegno nel portare a termine la preparazione”.
Tre dunque sono gli elementi che dobbiamo tenere presente: il candidato;
il Vescovo; la comunità ecclesiale.
Per il candidato l’evento rappresenta la conclusione di una fase
iniziale dell’inserimento nella vita del seminario e del primo
discernimento ufficialmente riconosciuto dalla Chiesa. Gli aspiranti
candidati infatti sono stati portati nel corso dei primi anni di
seminario a verificare la loro vocazione e ad assumere con libertà e
consapevolezza la scelta del presbiterato come “tendenzialmente”
definitiva.
Il Vescovo accoglie e ratifica il desiderio del candidato e
contemporaneamente gli chiede un rinnovato impegno nella formazione
spirituale e nel portare a termine la preparazione.
La comunità ecclesiale è il segno della pubblicità, cioè nel rendere
pubblico, il “desiderio del candidato di dedicarsi al servizio di Dio e
del suo popolo”.
Il rito, come si può intuire, è semplice ma nello stesso tempo
essenziale ed è una tappa fondamentale nel percorso del candidato al
diaconato ed al presbiterato.
Stefano |