Siamo tutti
invitati a meditare su questa traccia per il dibattito e ad
inviare via mail, o portare al prossimo incontro di
catechesi, i propri pensieri.
La mail
per inviare le riflessioni è:
catechesi@upcm.it
1.
Come
vivono le nostre comunità la gioia del Vangelo?
2.
“Se
qualcosa deve santamente inquietarci e preoccupare la nostra
coscienza è che tanti nostri fratelli vivono senza la forza,
la luce e la consolazione dell’amicizia con Gesù Cristo,
senza una comunità di fede che li accolga, senza un
orizzonte di senso e di vita (…) fuori c’è una moltitudine
affamata e Gesù ci ripete senza sosta: «Voi stessi date loro
da mangiare» (Mc 6,37)”. Che effetto mi fanno queste
parole? Le condivido? Mi disturbano? Mi sento impotente? Mi
lasciano indifferente?
3.
“(…)
l’annunzio a coloro che stanno lontani da Cristo, è il
compito primo della Chiesa. L’attività missionaria
rappresenta, ancor oggi, la massima sfida per la
Chiesa e la causa missionaria deve essere la prima. Che cosa
succederebbe se prendessimo realmente sul serio queste
parole?”
4.
“Spero
che tutte le comunità facciano in modo di porre in
atto i mezzi necessari per avanzare nel cammino di una
conversione pastorale e missionaria, che non può lasciare le
cose come stanno. Sogno una scelta missionaria capace di
trasformare ogni cosa, perché le consuetudini, gli stili,
gli orari, il linguaggio e ogni struttura ecclesiale
diventino un canale adeguato per l’evangelizzazione del
mondo attuale, più che per l’autopreservazione” … si
accettano proposte!
5.
Le
famiglie e tutto il popolo del nostro territorio,
percepiscono le nostre parrocchie come “vicine” alla loro
vita e ai loro problemi? Come fare per essere più vicini?
6.
Quali
iniziative potrebbero aiutarci ad avvicinare i battezzati
che non vivono più la fede e le persone che non hanno mai
incontrato Cristo?
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