XXIII GIORNATA MONDIALE DEL MALATO 2015
L’11
febbraio ricorre la Giornata Mondiale del malato, istituita da San
Giovanni Paolo II. Il tema di quest’anno riconduce a un’espressione
del Libro di Giobbe “Io ero gli occhi per il cieco, ero i piedi per
lo zoppo” (29,15) ed invita la comunità cristiana a chiedere al
Signore il dono della sapientia cordis. Secondo Papa Francesco la
“sapienza del cuore” non è una conoscenza teorica, astratta, frutto
di ragionamenti. E’ piuttosto, come la descrive san Giacomo nella
sua Lettera, «pura, pacifica, mite, arrendevole, piena di
misericordia e di buoni frutti, imparziale e sincera» (3,17). È
dunque un atteggiamento infuso dallo Spirito Santo nella mente e nel
cuore di chi sa aprirsi alla sofferenza dei fratelli e riconosce in
essi l’immagine di Dio. Quanti testimoniano, non con le parole, ma
con la loro vita radicata in una fede genuina, di essere “occhi per
il cieco” e”piedi per lo zoppo”! Persone che stanno vicino ai malati
che hanno bisogno di un’assistenza continua, di un aiuto per
lavarsi, per vestirsi, per nutrirsi. Questo servizio, specialmente
quando si prolunga nel tempo, può diventare faticoso e pesante. È
relativamente facile servire per qualche giorno, ma è difficile
accudire una persona per mesi o addirittura per anni, anche quando
non è più in grado di ringraziare. E tuttavia, che grande cammino di
santificazione è questo! In quei momenti si può contare in modo
particolare sulla vicinanza del Signore, e si è anche di speciale
sostegno alla missione della Chiesa. Continua Papa Francesco
Sapienza del cuore è stare con il fratello. Il tempo passato accanto
al malato è un tempo santo. È lode a Dio, che ci conforma
all’immagine di suo Figlio, il quale «non è venuto per farsi
servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per
molti» (Mt 20,28). Gesù stesso ha detto: «Io sto in mezzo a voi come
colui che serve» (Lc 22,27).
In occasione della Giornata mondiale
del Malato, Rosario alle ore 18.30 presso
la chiesa parrocchiale di San Bartolomeo di Bondanello,
animato dalla Caritas |
MESSAGGIO DEL SANTO
PADRE FRANCESCO
PER LA XXIII GIORNATA MONDIALE DEL MALATO 2015
Sapientia cordis.
«Io ero gli occhi per il cieco, ero i piedi per lo zoppo»
(Gb 29,15)
Cari fratelli e sorelle,
in occasione della XXIII Giornata Mondiale del Malato, istituita da
san Giovanni Paolo II, mi rivolgo a tutti voi che portate il peso
della malattia e siete in diversi modi uniti alla carne di Cristo
sofferente; come pure a voi, professionisti e volontari nell’ambito
sanitario.
Il tema di quest’anno ci invita a meditare un’espressione del Libro
di Giobbe: «Io ero gli occhi per il cieco, ero i piedi per lo zoppo»
(29,15). Vorrei farlo nella prospettiva della “sapientia cordis”, la
sapienza del cuore.
1. Questa sapienza non è una conoscenza teorica, astratta, frutto di
ragionamenti. Essa piuttosto, come la descrive san Giacomo nella sua
Lettera, è «pura, poi pacifica, mite, arrendevole, piena di
misericordia e di buoni frutti, imparziale e sincera» (3,17). È
dunque un atteggiamento infuso dallo Spirito Santo nella mente e nel
cuore di chi sa aprirsi alla sofferenza dei fratelli e riconosce in
essi l’immagine di Dio. Facciamo nostra, pertanto, l’invocazione del
Salmo: «Insegnaci a contare i nostri giorni / e acquisteremo un
cuore saggio» (Sal 90,12). In questa sapientia cordis, che è dono di
Dio, possiamo riassumere i frutti della Giornata Mondiale del
Malato.
2. Sapienza del cuore è servire il fratello. Nel discorso di Giobbe
che contiene le parole «io ero gli occhi per il cieco, ero i piedi
per lo zoppo», si evidenzia la dimensione di servizio ai bisognosi
da parte di quest’uomo giusto, che gode di una certa autorità e ha
un posto di riguardo tra gli anziani della città. La sua statura
morale si manifesta nel servizio al povero che chiede aiuto, come
pure nel prendersi cura dell’orfano e della vedova (vv.12-13).
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Poesia e preghiera scritte da
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