Triduo Pasquale
GIOVEDÌ SANTO -
24 marzo
S. Messa nel
ricordo della CENA DEL SIGNORE e adorazione guidata
ore 17 - a S.
Andrea
ore 21 –a S.
Bartolomeo e a Sabbiuno
VENERDÌ SANTO -
25 marzo
ore 8.30 –
recita di Lodi e Ufficio di lettura a S. Bartolomeo
ore 15 – Via
Crucis per i bambini del catechismo dell’Unità pastorale:
ritrovo nel
piazzale della chiesa di S. Andrea.
Al termine
possibilità di confessarsi
Celebrazione della PASSIONE DEL SIGNORE
ore 17 – a S.
Andrea
ore 18.30 – a S.
Bartolomeo e a Sabbiuno
ore
21 - VIA CRUCIS per tutta l’Unità pastorale e la città di
Castel Maggiore nel parco Nicola Calipari (via Ilaria Alpi).
In caso di
maltempo
si svolgerà in
chiesa a S. Bartolomeo, Piazza Amendola 1
SABATO SANTO -
26 marzo
Benedizione
delle uova: a S. Andrea e a S. Bartolomeo 9.30-12;
a Sabbiuno 16-18
ore
8.30 – recita di Lodi e Ufficio di lettura a S. Bartolomeo
ore 22 nelle
tre parrocchie Inizio della solenne VEGLIA PASQUALE
DOMENICA DI
PASQUA - 27 marzo
nelle tre
parrocchie
S. MESSE secondo
l’orario festivo
Lunedì
dell’Angelo - 28 marzo
nella zona
pastorale solo le celebrazioni seguenti:
a S. Andrea:
ore 10 - S. Messa
a S.
Bartolomeo: ore 10.30 - S. Messa e celebrazione dei battesimi
a Sabbiuno:
ore 11.30 S. Messa
E’ nei
giorni del Triduo che è racchiuso il cuore e l’essenza di
tutta la fede Cristiana. E’ nelle celebrazioni di questi
misteri la radice della fede in Gesù Cristo, che è morto e
risorto per la salvezza dell’umanità.
Caratteristica delle celebrazioni del Triduo è che sono
organizzate come un’unica liturgia; infatti la Messa in
Coena Domini non termina con l’ite missa est (”la Messa è
finita”), bensì in silenzio; l’azione liturgica del venerdì
non comincia con l’usuale saluto e con il Segno della Croce
e termina anch’essa senza saluto, in silenzio; infine la
solenne veglia comincia in silenzio e termina finalmente con
il saluto finale. Il Triduo Pasquale costituisce pertanto
un’unica solennità, la più importante di tutto l’Anno
liturgico cattolico; dal Gloria della messa del Giovedì a
quello della Veglia le campane devono stare in liturgico
silenzio; anticamente anche gli strumenti musicali dovevano
tacere il Venerdì e il Sabato Santo, fino alla Veglia
Pasquale, per meglio esprimere il senso penitenziale proprio
di questi giorni; per questo molte composizioni di autori
antichi per il Venerdì Santo furono scritte per solo coro.
Oggi tuttavia è permesso l’uso degli strumenti musicali
durante le celebrazioni di queste giornate, anche se solo
per sostenere il canto. |
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