CARITAS PARROCCHIALI

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ultimo aggiornamento
03/12/2022

 

La Giovanna...


 

Per Giovanna la Caritas era la sua seconda famiglia, l'ascolto, la disponibilità, l'aiuto concreto verso i fratelli erano per lei fondamentali.
E' sempre stata testimone con la vita e con il servizio alla carità delle parole del Vangelo, ha sempre fatto di tutto per alleviare, almeno in parte, il forte disagio di tante persone senza distinzione di razza, religione e senza mai dare giudizi sulle varie situazioni.
Anche nel periodo della sua lunga e dolorosa malattia veniva appena si sentiva meglio per aiutare gli altri col sorriso e la positività che l'hanno sempre contraddistinta.

le sorelle

 

Per me, solo scrivere il suo nome, mi sembra di aver detto tutto.
Una persona con pregi e difetti, altrimenti non sarebbe stata normale.
Persona molto solare: sapeva esprimere le sue idee, le sue proposte, le sue convinzioni con modi semplici e alla portata di tutti, con un pizzico di ironia, a volte anche comica. Sapeva,però, chiedere scusa con umiltà, dote non di tutti, se capiva che, involontariamente, aveva turbato la sensibilità di alcuno.
Persona sempre disponibile per tutti. Ha amato la Parrocchia come seconda famiglia. Amicona di tutti, senza distinzione di età e di ceto. Sapeva amare ed era amata.

Gemma di Sabbiuno
 

 

Una presina azzurra e bianca è quello che ho di te, Giovanna,
una tua carissima amica e collaboratrice, mi disse che l’avevi fatta tu durante la tua malattia, quella malattia che troppo presto ti ha allontanato da noi.
Ora è lì, in cucina accanto alla finestra e mentre la guardo, ti immagino con l’uncinetto in mano, mentre lavori, forse con un po’ di fatica, ma che continui a lavorare, per la Caritas, perché quella presina potesse essere venduta e il ricavato avrebbe dato un contributo.
Ripensandoci, avrei voluto frequentarti di più, e conoscerti meglio, ma di te, Giovanna non si può dire di averti conosciuto tanto o poco, perché tu sei sempre stata ciò che vedevamo, ti facevi conoscere per quello che eri, con il volto sempre sorridente, la battuta sempre pronta.
Non ti servivano tante parole, bastava una “pacca” sulle spalle e “Ciao belle bimbe!” detto alle nonnine per strappare loro una risata. Non ti sei mai risparmiata ed incoraggiavi tutti, tu, che più di tanti di noi stavi soffrendo, ti interessavi sempre agli altri.
Ed, ora, cosa ci hai lasciato in eredità?
Credo la consapevolezza, nonostante quello che a volte siamo chiamati ad affrontare, della presenza di un Dio che ci ama, che sa quello che fa, anche se non siamo in grado di capirlo, ma LUI lo sa.
Cara Giovanna, da lassù, accanto al Ns. Signore, prega per noi, affinchè siamo in grado di vivere con questa certezza e trovare quella gioia che ti resa quella che sei stata.

Cristina

 

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