L’Azione Cattolica è una associazione
di laici che liberamente si riuniscono per fini formativi, di studio
e di azione pastorale; essa deve fermentare e servire la comunità
ecclesiale accanto alle altre forme associate e a tutte le forze
vive della comunità; con esse - insieme al clero ed ai religiosi -
deve offrire al Vescovo la propria attiva collaborazione per
promuovere la costituzione e il buon funzionamento dei Consigli
Pastorali.
Da questo scorcio tratto dallo statuto
dell’associazione, si capisce quali siano le linee di fondo
dell’Azione Cattolica: non una azione pastorale specifica, quanto
piuttosto uno stile di collaborazione, al servizio della comunità
parrocchiale. Per questo a volte l’Azione cattolica appare poco
visibile, perché l’obiettivo non sta nel promuovere iniziative
“vistose”, ma le persone che vivono questo stile associativo cercano
di collaborare dall’interno delle realtà parrocchiali, spendendosi
in attività “normali” in una dimensione parrocchiale.
Ma perché, allora, l’esigenza di costituirsi in
associazione? Perché per fare delle cose “normali”, qualcuno ha
ritenuto necessario dare vita ad una associazione, che
apparentemente non aggiunge nulla al servizio alla chiesa che ogni
laico è chiamato a compiere?
Cerchiamo qualche spunto di riflessione in
questo senso, sempre spulciando nello statuto:
Ciò che caratterizza l'Azione Cattolica è
l'assumere, come propria finalità essenziale, non questo o quel
campo di apostolato, ma il fine stesso apostolico della Chiesa nella
sua globalità. Attraverso l'incontro, l'esperienza e l'impegno
dell’associazione, l'Azione Cattolica si propone la maturazione dei
suoi soci alle loro responsabilità ecclesiali; e si propone insieme
di collaborare con l'esperienza e con i doni propri dei laici al
ministero della Gerarchia, perché essa possa più facilmente svolgere
il suo servizio di unità nella comunione ecclesiale e nella missione
totale della Chiesa.
Emergono quindi due elementi importanti:
·
la maturazione dei soci,
attraverso quella “formazione cristiana delle coscienze degli
uomini, perché lo spirito evangelico viva nel cuore di ciascuno e
nelle varie comunità e nei vari ambienti”. “L’Azione Cattolica offre
alla Chiesa particolare, in cui è inserita, il proprio specifico
contributo per la formazione di un laicato adulto nella fede, per la
crescita nella comunione della comunità ecclesiale e per la
testimonianza del Vangelo nella concretezza della situazione
storica”;
·
la dimensione dell’incontro, della
condivisione di esperienze: a volte abbiamo bisogno di confronto
con chi vive un’esperienza di fede simile alla nostra, magari in una
realtà parrocchiale differente, per respirare anche un’aria di “diocesanità”,
per capire che la dimensione parrocchiale, che pur rimane quella più
concreta, trova significato in una prospettiva più grande
In sintesi l’esperienza di Azione cattolica ci
aiuta a vivere, attraverso esperienze e relazioni concrete, l’amore
per la Chiesa. |