I Vangeli
Icona russa del secolo XVIII scelta per l’anno pastorale 2019-2020 |
Anno Liturgico
L'anno liturgico scandisce la sequenza delle letture bibliche nelle
celebrazioni eucaristiche.
Inizia con la prima domenica di Avvento e termina con la Solennità di
Nostro Signore Gesù Cristo Re dell'Universo.
Il percorso è strutturato, per le messe festive, su un ciclo triennale
(anni A, B e C). Ogni anno ha come tema conduttore uno dei vangeli
sinottici: Matteo per l'anno A, Marco per il B e Luca per il C, mentre
il Vangelo secondo Giovanni viene letto in determinati periodi di ogni
anno.
In quest'anno liturgico (2019-2020) meditiamo il vangelo di Matteo e, nel periodo
della Quaresima, quello di Giovanni.ed è per questa ragione che ve li
proponiamo in una lettura continuata senza altra interruzione che l'esecuzione dal vivo di
alcuni brevi brani di musica sacra.
Vangelo secondo Matteo
Il Vangelo secondo Matteo è il primo dei quattro Vangeli canonici; con
Marco e Luca forma il gruppo dei Vangeli Sinottici.
È il più lungo dei Vangeli: ventotto capitoli, contro i ventiquattro di
Luca, i ventuno di Giovanni e i sedici di Marco.
È attribuito al pubblicano di cui è narrata al capitolo 9 la chiamata a
seguire Gesù.
È stato considerato per molti secoli il più antico dei quattro Vangeli;
studi recenti, invece, lo hanno situato al secondo posto dopo il Vangelo
secondo Marco.
L'opera si compone di sette parti di cui la prima rappresenta
un'introduzione e l'ultima è conclusiva ed esplicativa delle precedenti:
I racconti della nascita e dell'infanzia del Messia (capitoli 1-2);
La promulgazione del Regno dei cieli (capitoli 3-7);
La predicazione del Regno dei cieli (capitoli 8-10);
Il mistero del Regno dei cieli (capitoli 11-13);
La Chiesa, primizia del Regno dei cieli (capitoli 14-18);
L'avvento prossimo del Regno dei cieli (capitoli 19-25);
La passione e la risurrezione (capitoli 26-28).
Contiene cinque grandi discorsi:
Il discorso della montagna (capitoli 5-7);
Il discorso della missione (capitolo 10);
Le parabole del Regno dei cieli (capitolo 13);
Il discorso ecclesiale o comunitario (capitolo 18);
Il discorso sulla venuta del Figlio dell’uomo (capitoli 24-25).
Sia in questi cinque grandi discorsi che in tutto il libro, lo scopo
fondamentale dell'autore è quello di dimostrare che tutte le profezie
dell'Antico Testamento si sono realizzate in Gesù di Nazareth e il Regno
dei cieli rappresenta un'anticipazione della realizzazione finale che
avverrà alla fine dei tempi: un "già e non ancora" che ha segnato e
segnerà il trascorrere del tempo fino al ritorno glorioso del Messia,
quando verrà a giudicare i vivi e i morti.
Vangelo secondo Giovanni
La tradizione cristiana lo attribuisce a Giovanni figlio di Zebedeo, il
"discepolo che Gesù amava". L'esegesi moderna preferisce tuttavia parlare di una
redazione da parte di una "scuola giovannea" che faceva riferimento
all'insegnamento dell'apostolo, operante a Efeso.
È composto da 21 capitoli e come gli altri vangeli narra il ministero di
Gesù. Diversamente dagli altri tre vangeli, detti sinottici, il vangelo
di Giovanni presenta numerose lacune e aggiunte proprie, con notevoli
digressioni teologiche. In particolare Gesù viene identificato con il
Logos divino, preesistente dalla formazione del mondo.
Testi tratti da
Cathopedia,
l'enciclopedia cattolica
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